domenica 31 maggio 2015

Recensione di "Perchè l'amore qualche volta ha paura" di Guillaume Musso

Buongiorno!
Sono tornata e sono viva! Sono stata assente per quasi tutto maggio perchè è stato un mese più che pieno, però la bella notizia è che finalmente sono laureata! (momento entusiasmo!) 
La brutta notizia è che durante questo mese sono stata colpita dal "blocco del lettore", per cui ho letto davvero pochissimo.
Avevo in lettura il mio autore preferito: Guillaume Musso. Ci ho messo più di un mese per concludere il suo libro e me ne rammarico, però in questo weekend ho letto tipo 200 pagine e penso e spero di esser guarita. 

Comunque vado con la recensione. 


Titolo: Perchè l'amore qualche volta ha paura
Autore: Guillaume Musso 
Editore: Sperling & Kupfer
305 pg.,   2010

Trama: San Francisco, estate 1995. Gabrielle ha vent'anni, frequenta il terzo anno di università a Berkeley. Martin si è appena laureato in legge alla Sorbona, ed è in vacanza negli Stati Uniti. Si amano, con l'intensità della prima volta, quando ci si crede ancora. E come vivere un grande sogno, ebbri di felicità ma anche di paura. Paura di soffrire. Perché Martin deve tornare a casa, a Parigi. Non può più rimandare, come già ha fatto in passato, cedendo all'irresistibile richiamo di quel Resta ancora sussurrato fra i singhiozzi da Gabrielle. Così la realtà, alla fine, ha la meglio. Ed è brutale, e fa male. Parigi, settembre 1995. Il cielo è nero, è già autunno qui. Martin è appena atterrato e di colpo detesta il suo Paese, perché non è quello di Gabrielle. Per la prima volta si rende conto che stanotte non dormirà con lei. Allora le telefona, subito. E le scrive. A quei tempi una lettera d'amore impiegava dieci giorni per arrivare oltreoceano. Allora, quando si scriveva "Ti amo", bisognava aspettare tre settimane la risposta. E, a vent'anni, aspettare tre settimane è assolutamente disumano. A poco a poco, le lettere di Gabrielle si fanno sempre più rare, finché non arrivano più. Natale si avvicina, e Martin le scrive un'ultima lettera, accompagnata da un biglietto aereo per New York datato 24 dicembre.

Cosa ne penso: Premesso che io adoro Musso, ma penso questo si sia già capito, questo libro non ha deluso le aspettative. Come già detto, lo stile e il genere di Musso è tutto particolare, perchè unisce diversi generi: giallo, romantico e paranormale. La storia procede abbastanza spedita, però ci sono state alcune parti che davvero ho faticato a leggere: ad esempio tutte le pagine in cui la storia è ambientata in Francia (complice anche il blocco del lettore, eh!). Poi si intrecciano diverse storie e per me in un libro è sempre un punto a favore, per non rendere troppo piatta la trama, però avrei preferito che venissero approfondite le storie di Svetlana e Camille, che ha lasciato un po' "in sospeso". Da quando la narrazione si è spostata a San Francisco ho divorato il libro. Lì la storia è diventata anche più interessante e movimentata. Ho adorato il personaggio di Archibald, scoprire tutta la sua storia mi ha permesso di vederlo con occhi diversi. Archie è un uomo che ha sofferto molto, che ha fatto soffrire anche tante persone, ma che alla fine dei suoi giorni vuole rimediare agli errori commessi e lo fa in un gesto di amore assoluto nei confronti di sua figlia e del suo acerrimo nemico/amico Martin.
Sicuramente la parte che ho apprezzato di più è quella ambientata nell'"altra parte", in una specie di aeroporto-paradiso. Sono stata col fiato sospeso fino alla fine, ho temuto per la sorte dei personaggi, ma... (nonvidicoilrestosenovirovinoillibro)!

Valutazione: 4 su 5!

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