lunedì 15 giugno 2015

Recensione di "Chelsea & James" di Giuseppe Cozzo

Eccomi qua per una nuova recensione.
Per fortuna il molto tempo a disposizione mi permette di leggere in maniera più spedita e finalmente mi sono dedicata ad un libro che avevo da un po' in libreria. Sto parlando di "Chelsea & James", il libro d'esordio di Giuseppe Cozzo. 


Titolo: Chelsea&James
Autore: Giuseppe Cozzo
Editore:  CreateSpace Independent Publishing Platform
2015 pg. 194

Trama: Stati Uniti d’America. Nel tentativo di perseguire il proprio personale senso di giustizia, due ragazzi cercano di fuggire da un ingombrante passato, che li condiziona fortemente. La moralità, immancabilmente relativa, viene messa in discussione, mentre un viaggio li porterà via dalla zona in cui hanno imparato a soffrire. Scopriranno che allontanarsi da un luogo è possibile, ma prendere le distanze dalle proprie vite è un obiettivo che può essere raggiunto solo conoscendo sacrifici forse insopportabili.

Cosa ne penso: Il libro parte con la narrazione in prima persona, cosa che sinceramente non apprezzo molto perchè trovo meno lineare di quella in terza persona, di James, un ragazzo in fuga da un passato difficile.
Il punto a favore di questo tipo di narrazione è che ci permette di studiare la psicologia dei personaggi, vedere con i loro occhi il mondo circostante. James incontrerà Chelsea, ed inizieranno a scappare insieme. Il libro si concentra in prevalenza su questa fuga dei due protagonisti, che attraversano vari stati degli Stati Uniti per sfuggire dal loro passato, dalle forze dell'ordine che li inseguono per aver commesso diversi omicidi e verso la speranza di un futuro migliore. Ho apprezzato molto i temi trattati: quello del disagio interiore e sociale, dell'incapacità talvolta di ottenere giustizia, ma anche del profondo legame che si crea tra i due protagonisti. 
La storia scorre molto veloce, tranne all'inizio dove ho trovato lo stile di scrittura un po' troppo formale. Un'altra nota positiva è che dopo poche pagine entri già nel vivo del romanzo, la fuga inizia quasi da subito e l'autore ci permette di seguire i protagonisti nelle varie tappe del loro viaggio. Questo libro mi ha coinvolta e sorpresa dall'inizio alla fine (a proposito se avete lo stesso vizio mio e cioè quello di leggere l'ultima frase del libro, non fatelo assolutamente! Vi rovinereste la trama... e ringrazio ancora l'autore per avermi avvisata in tempo!). 
Ho apprezzato molto il feeling che si è creato tra i due protagonisti, il loro amore puro e sincero nasce quasi al primo sguardo, per poi crescere e diventare più intenso quando si va avanti con la storia, senza diventare mai troppo sdolcinato. Oltre a voler far crescere il loro amore giorno dopo giorno, i due perseguono anche un senso di giustizia e quasi di vendetta contro una società che non li ha mai aiutati e questo li porta a compiere diversi crimini (qualcuno sinceramente potevano evitarlo, perchè purtroppo ci sono andate di mezzo diverse persone estranee alle loro vite). Avrei voluto che venisse approfondito di più il loro passato, la loro vita, così come avrei preferito che venisse dato maggiore spazio al capo della polizia con il giovane agente. 
Nel complesso è un libro che consiglio vivamente, perchè la storia è davvero mozzafiato e quasi adrenalinica. Inoltre per essere l'opera d'esordio di Giuseppe, è davvero ben fatta e scritta, senza nemmeno un errore.
Complimenti! 

Valutazione: 4 su 5!


venerdì 12 giugno 2015

Recensione di "Odio quindi Amo" di Susan Elizabeth Phillips

Rieccomi qua!
In questi giorni di vacanze anticipate (sì, perchè dopo quattro anni per la prima volta non devo affrontare la sessione estiva)  mi sono dedicata alla lettura di "Odio quindi amo" della carissima Susan E. Phillips.

Titolo: Odio quindi amo
Autore: Susan Elizabeth Phillips
Editore: Leggereditore
2015 (pg. 369)

TramaAll'epoca delle scuole superiori a Parrish, Mississippi, Sugar Beth Carey aveva il mondo in pugno. Era la ragazza più ricca e più popolare della scuola, era lei che decideva quali erano i tavoli più in della mensa, con quali ragazzi si poteva uscire e se l'imitazione di una borsa di Gucci era accettabile se non eri la figlia dell'imprenditore più ricco della città e non potevi permetterti l'originale. Bionda e divina, aveva regnato incontrastata. Quando aveva lasciato Parrish per andare all'università, aveva giurato di non farvi ritorno mai più. Solo che adesso, quindici anni e svariati mariti dopo, si ritrova senza soldi, senza speranze e senza alternative, e si vede costretta a tornare nella città che pensava di essersi lasciata alle spalle per sempre per cercare un quadro di enorme valore lasciatole in eredità da sua zia. Qui scopre che Winnie Davis, la sua nemica di più lunga data, adesso ha tutto il successo, i soldi e il prestigio che un tempo appartenevano a lei. E, peggio ancora, Colin Byrne ‒ l'uomo a cui Sugar Beth aveva distrutto la carriera ‒ è diventato uno scrittore ricco e famoso e ha acquistato la villa in cui Sugar Beth è cresciuta. Come se non bastasse, tutti gli abitanti di Parrish, primo fra tutti proprio Colin Byrne, sembrano intenzionati a vendicarsi di tutte le cattiverie che Sugar Beth ha compiuto durante gli anni della scuola. Tuttavia, nonostante la sua insolenza e il carattere apparentemente duro, Sugar Beth non è più la perfida ragazzina viziata che tutti ricordano. Adesso è una donna molto più saggia e più matura, e piano piano riuscirà a riconquistare l'affetto della città e a fare breccia nel cuore delle persone che avevano più motivi per odiarla. Troverà così delle amiche, una sorella e un nuovo amore che non si sarebbe mai aspettata.

Cosa ne penso: Della Phillips avevo già letto due suoi libri "E se fosse lui quello giusto?" e "Un piccolo sogno" e li ho letteralmente adorati. Apprezzo molto il suo stile narrativo, la sua abilità nel mescolare alla perfezione comicità e romanticismo. Questo libro, però, è quello che meno mi è piaciuto dei tre e i motivi sono diversi. Prima di tutto la protagonista è Sugar Beth, ex reginetta della scuola alias ex bastarda che era pronta ad umiliare tutto e tutti. Nonostante la sua redenzione, non ho mai potuto apprezzare in pieno il suo personaggio, perché certe cattiverie gratuite del passato non possono essere cancellate con una semplice presa di coscienza. Inoltre c'è il personaggio di Colin, il prof. che lei aveva rovinato, che diventerà suo vicino di casa. Ho apprezzato il suo personaggio, ma allo stesso tempo l'amicizia che si è instaurata tra lui e i suoi ex alunni, con cui c'è pochissima differenza d'età, l'ho trovata inverosimile (anche io ho avuto prof. giovani ma non m'immagino proprio di invitarli a cena ecc.). Poi ci sono Winnie e Ryan: la loro è una coppia che non mi ha trasmesso molto, non so l'ho trovata insignificante... ho apprezzato di più l'altra (...). Infine c'è Gigi, la figlia di Winnie e Ryan, che vorrebbe seguire le orme della zia Sugar (sorellastra d'altronde di Winnie). Il ruolo ricoperto dalla ragazzina non è centrale, ma l'ho comunque apprezzato, perchè poi ha permesso una (SPOILER) riappacificazione, fin troppo forzata direi, tra Winnie e Sugar. Piccola pecca: il nome! Troppo strano chiamare Gigi una ragazzina, so che negli U.S.A. magari sarà normale, ma a me faceva un certo effetto.
Per quanto riguarda la narrazione non è stata fluida come le altre: già all'inizio c'è una descrizione fin troppo dettagliata di Parrish, della scuola, delle sue ex compagne di classe (i nomi erano tantissimi e faticavo a ricordarli tutti), della sua famiglia ecc. Di tanto c'erano dei flashback inattesi che disorientavano... E anche il fatto che venissero seguite due storie parallele poco mi ha convinta, perchè spezzettava la narrazione. Il finale? Troppo scontato.
Insomma, m'aspettavo di più!

Valutazione: 3 su 5

Alla prossima!